Guardando le posizioni dei ciclisti professionisti in questi ultimi anni e guardando molti degli sportivi che si recano dal biomeccanico per effettuare il “primo” posizionamento in sella , accade molto spesso che entrambe le “categorie” pedalino con la punta del piede rivolta verso il basso e con un appoggio in sella molto avanzato …
Questo accade pero’ per motivazioni molto diverse e portando a performance del tutto opposte !!!
I professionisti pedalano su posizioni molto avanzate in sella e anche sull’anteriore con attacchi manubri molto piu’ lunghi ( e telai molto piu’ piccoli ) dei normali appassionati ,
cercano anche selle piu’ corte da 24 anzichè 27 mm al fine di rientrare nei limiti imposti dall’UCI ( 5 cm distanza tra mov.centrale e punta sella ) ,
il tutto perchè questa posizione è piu’ effciente sia in termini di “efficienza” = “watt espressi sul pedale in spinta” sia che dal punto di vista aerodinamico …
di contro serve una gran forza nel quadricipite , si consuma piu’ energia e se non costantemente controllati potrebbero crearsi degli stress muscolari !!!
e non per ultima la bicicletta è molto piu’ difficile da guidare !!!
Perchè allora anche molti amatori arrivano dal biomeccanico con una pedalata del genere ???
Escludendo la fascia degli amatori “evoluti” che lo fanno per copiare i pro e lo applicano in maniera piu’ o meno cosciente 😕 😕 😕 accettandone i wantaggi e non minimamente pensando agli svantaggi 🙂 🙂 🙂 …
… molti amatori purtroppo arrivano con una pedalata “da ballerina” perchè hanno la gamba troppo estesa e non riescono neanche volontariamente a utilizzare in minima parte il ritorno di pedalata utilizzando i flessori dell’anca . In questi atleti si vede la caviglia che non fa nessun “lavoro” e non vi è alcuna forza del ritorno .
Una pedalata del genere a lungo andare porterà sicuramente a infortuni e anche a difficoltà maggiori nella guida del mezzo …
Che bisogna fare in questi casi ?
sicuramente cercare di migliorare l’assetto in bici dello sportivo , facilmente regolando correttamente l’avanzamento della tacchetta e l’altezza della sella ( abbassandola ) , oltre a cio’ si potrà spiegare che pur “NON ESISTENDO” una pedalata ROTONDA (come si ipotizzava anni fa ) esiste comunque un “gioco” di caviglia che arretrandola facilita la fase di ritorno della pedalata .
Tale PEDALATA potrà essere acquisita con la posizione piu’ corretta e con qualche esercizio , porterà ad una distribuzione piu’ corretta ai carichi di spinta e recupero sul pedale , e a un assetto di guida piu’ confortevole che permetterà di poter pedalare con una giusta efficienza e con il minor rischio di infortunio …
lasciando la PERFORMANCE ASSOLUTA al Ciclista Professionista che lo fa di mestiere !!!
Se vuoi sapere anche tu come pedali ???